La Leishmaniosi
La LEISHMANIOSI e' una malattia comune al cane e all'uomo, provocata da un parassita microscopico che si sviluppa nei globuli bianchi dell'insetto vettore. La trasmissione di questa terribile malattia e' dovuta all'insetto vettore il Flebotomo. Questi insetti amano il caldo-umido, per questo sono localizzati in tutto il Mediterraneo, equamente suddivisi tra Francia, Spagna, Portogallo, Italia. In Italia tutte le regioni costiere sono fortemente contaminate e si sta velocemente diffondendo anche all'interno e nel nord del paese, data l'impossibilita' di controllo nei trasferimenti di cani, che sono gli ipotetici portatori del parassita.
Esiste una terapia specifica utilizzata per l'uomo e per il cane ma, mentre per l'uomo si ottiene la guarigione totale, la stessa cosa non vale per il cane. Questi trattamenti, piu' di 20 iniezioni, dovranno durare per tutta la vita e sono necessari regolari controlli sierologici ed ematologici per controllare l'evoluzione della malattia. E' ovvio che piu' rapidamente viene diagnosticata e curata la malattia, piu' facilmente si potra' permettere una vita regolare al nostro cane. Dopo 2 o 3 mesi dalla puntura dell'insetto si forma una lesione cutanea da 0.5 a 1 cm di diametro dalla forma di un vulcano con un cratere al suo centro. I sintomi pi evidenti si riscontrano dopo un anno dalla sua inoculazione, soprattutto a carico del mantello, a livello della testa, del collo e del petto. La pelle diventa secca e squamosa, questa specie di forfora non si riesce a togliere neanche con gli shampoo. Segue una depilazione intorno agli occhi, formando le classiche lunette; nelle zampe poi si formano delle ulcere ed anche nelle orecchie e sul naso. Nello stesso tempo il cane dimagrisce, nonostante il suo appetito rimanga normale; il cane è sempre stanco e spesso resta coricato; dopo di ciò i sintomi si aggravano, sopravviene l'insufficienza renale, l'infiammazione articolare e il rigonfiamento delle ghiandole. Senza cure sopraggiunge la morte. Esistono anche forme atipiche come un' insufficienza renale con evoluzione a lungo termine, seguita da epistassi, che rendono difficile la diagnosi.
La contaminazione tra cane e uomo e' possibile anche se molto difficile: è importante far seguire il cane dal proprio veterinario; possono essere contagiati più facilmente i bambini e gli individui immunodepressi.
Uno studio realizzato nei laboratori di Parassitologia della facolta' di Medicina di Marsiglia ha annotato che su 38 persone affette da Lehsmaniosi, 18 non avevano cani; su 20 persone che possiedono cani, più dei 3/4 erano in buona salute. In un solo caso la persona malata possedeva un cane ammalato di Leishmaniosi.
Non esiste tutt'ora un vaccino efficace, il solo metodo efficace e' impedire il contatto del Flebotomo con il cane. Percio' polverizzare i canili con insetticida spray ed utilizzare collari antiparassitari risultano metodi poco efficaci, perchè l'insetto punge la punta del naso, troppo distante dal collare. I prodotti repulsivi possono essere efficaci ma devono essere usati frequentemente.
E' indispensabile un assiduo controllo veterinario per una diagnosi precoce: in tutto il bacino Mediterraneo, dove 1 cane su 4 è contaminato e piu' del 10% sono clinicamente danneggiati.
Il consiglio che sicuramente va dato a tutti i possessori di cani, e' quello di eseguire controlli periodici (fine estate - inizio autunno). Una diagnosi precoce, oltre a favorire una piu' efficace cura della Leishmaniosi, impedisce che il soggetto possa divenire serbatoio di malattia per gli altri cani a lui vicini e per l'uomo. La Leishmaniosi e' una malattia in forte sviluppo in Italia, la terapia non porta ad una completa guarigione ma ad una remissione dei sintomi ed alla sopravvivenza del cane.
Per contagiarsi (sia il cane che luomo) bisogna essere punti dall'insetto vettore della malattia e la lotta contro gli insetti è la migliore forma di prevenzione. La manifestazione clinica nel cane è quanto mai variabile, conviene quindi sempre fare dei test ematici completi, per assicurarsi che il proprio cane non abbia la malattia. Tali test dovrebbero essere fatti tutti gli anni nelle zone endemiche.
Il pappatacio somiglia ad una piccola zanzara villosa che punge senza ronzare e da questa caratteristica deriva la sua classificazione lessicale: Pappa e taci ! La sua larva si sviluppa in terreni umidi e nella concimaie cibandosi di detriti organici, che non siano in stato di putrefazione attiva ed anche di alghe unicellulari.
Gli individui adulti maschi, hanno un apparato boccale succhiatore pungente, palpi mascellari 5 - articolati a regime ematofago. Presentano in genere abitudini prevalentemente notturne o crepuscolari, a temperature superiori ai 15°, con volo ( a differenza dalla zanzara ) silenzioso, rapido caratteristico a sbalzi. Attaccano sia l'uomo che gli animali; la loro puntura, seppur silente è molto dolorosa.
Gli individui femmine attaccano vertebrati omeotermi ed eterotermi una sola volta, allorquando hanno in maturazione le uova che andranno a deporre, fatto che si manifesta da una a tre volte l’anno, ed in tal periodo hanno bisogno di un pasto di sangue una sola volta, per ogni generazione. Hanno caratteristiche di volo analoghe agli individui maschi e la loro puntura (Flebotomia) è altrettanto dolorosa.
La lotta contro quest'insetto comunissimo è difficile, perchè esso si sviluppa un po' ovunque, anche dentro le case, resistendo egregiamente agli insetticidi tradizionali. I pappataci frequentano le stalle, i pollai le abitazioni e possono trasmettere, quali vettori, i germi di varie malattie come:
- a) Il virus della febbre dei tre giorni - malattie di breve durata (tre giorni) simile alla dengue.
- b) Protozoi flagellatori - Leishmania - agenti eziologici di Leishmaniosi viscerali e cutanee ben conosciute ed ormai molto diffuse anche in Italia ed incurabile almeno per i cani.
- c) Bartonellas Bacilliformis, che determina la "malattia di Carnon" o "verruca peruviana" poco diffusa in Italia.
Il Flebotomo (o pappatacio) e' un insetto simile alla zanzara, lungo dai 2 ai 4 mm e dal volo silenzioso; durante la giornata rimane nascosto nelle fenditure dei muri, tra le pietre, ai bordi di acque ferme o canali e in prossimità di qualsiasi zona umida. Si risveglia al tramonto e "lavora" per tutta la notte, introducendosi nei locali illuminati e in quelli umidi come possono essere eventuali canili e ricerca per nutrirsi degli animali a sangue caldo. Punge diverse volte sulla punta del naso e nella parte interna delle orecchie ed è attraverso la puntura che l'insetto trasmette la Lehsmaniosi, veicolandola da un cane malato a uno sano.
L'attivita' di questi insetti inizia a primavera e dura sino al tardo autunno; durante il periodo invernale si rifugiano negli anfratti dei muri.
Come avviene il veicolo della malattia:
I pappataci nati sani diventano vettori di tali germi infettandosi ogni qual volta attaccano un vertebrato, donatore suo malgrado, già affetto da una o più delle malattie di cui sopra si è accennato.
E' molto più frequente il caso che le larve, e quindi gli insetti, abbiano ereditato i germi e quindi divengano portatori dalla nascita delle medesime malattie; avviene ciò anche qualora il pappatacio femmina gestante abbia fatto il suo pasto di sangue per la maturazione delle uova, da un vertebrato già infetto. E' evidente che questo fenomeno comporta una reazione a catena, determinando il dilagare del contagio (della leihsmaniosi in particolare ) con progressione geometrica.
Premesso quanto sopra si dovrebbe riuscire ad evitare che i pappataci femmine si infettino, attaccando cani già affetti da Leishmaniosi, quando effettuano un pasto di carne per la maturazione delle uova della prole futura. Così facendo infatti divengono portatrici di germi patogeni, infettando nel contempo la prole nascitura e così moltiplicando a dismisura il numero di individui (pappataci) infetti dalla nascita e quindi vettori delle patologie delle quali ci occupiamo.
Termini correlati a Leishmaniosi: leishmania, bottone d'oriente, pappatacio, flebotomo;
Termini usualmente utilizzati, ma non corretti, per riferirsi alla Leishmaniosi o al suo vettore il Flebotomo: leismaniosi, leismania, lesmaniosi, lesmania, serafica.